giovedì 25 ottobre 2012

GLI ITALIANI E GLI IMPIANTI AUDIO DOMESTICI: UN RAPPORTO DIFFICOLTOSO?

Agli italiani piace guardare film e serie televisive nella comodità della propria casa: se in tutta Europa la TV raccoglie il 69% dei consenti, Italiani e tedeschi sono quelli che più guardano film in televisione (rispettivamente 87% e 86% degli intervistati). Questi e altri dati emergono dalla ricerca che Bose ha commissionato a Edelman Berland per scoprire come la qualità e l’importanza del suono siano percepite dagli europei.
Per quanto riguarda ciò che gli italiani cercano in una TV al momento dell’acquisto, il nostro Paese si dimostra sensibile alla qualità dell’immagine (87% degli intervistati, nella media europea) e, più degli altri, al brand dell’apparecchio (25% vs 15%). Un altro fattore importante è l’importanza del suono: se il 56% degli intervistati ha dichiarato che la prima cosa che ricorda di un film “iconico” è una scena (56%), il 17% riconosce un film da una battuta e il 20% (percentuale che in Italia sale al 31%) afferma di poterlo riconoscere dalla colonna sonora.
Dalla ricerca emerge però anche un dato che sottolinea come, nonostante l’importanza data al suono, appena il 26% degli intervistati possieda un sistema home cinema. Questo è imputabile a mancanza di spazi (23%) e costi (25%), ma anche le difficoltà che spesso si incontrano nell’installazione rappresentano un ostacolo che a volte frena nell’acquisto di un impianto Home Teather.
Per offrire a quanti vogliano gustarsi al meglio l’audio dei propri film, telefilm o programmi TV preferiti in assoluta semplicità Bose ha quindi introdotto il sistema Solo TV, il complemento ideale per la maggior parte delle TV, che assicura un’esperienza d’ascolto del tutto nuova. Bose Solo migliora notevolmente la resa dei dialoghi e della musica, aumentando il coinvolgimento delle scene d’azione e degli effetti audio dei programmi di tutti i giorni. Il nuovo sistema Bose Solo regala un suono preciso, ampio ed equilibrato grazie al meglio della tecnologia Bose, con un suono nitido e naturale anche a basso volume per sentire sempre bene in ogni situazione. Bose Solo è un sistema compatto e accessibile, ma soprattutto è un prodotto che si installa in maniera semplice e veloce, per avere la migliore qualità del suono Bose collegando alla TV un solo cavo!

mercoledì 24 ottobre 2012

mini babà con crema a limone

Ingredienti
400 g manitoba
400 g di uova intere 160 g di burro
40 g di zucchero semolato
20 g di lievito di birra
8 g di sale
 - Per la crema al limone:
40g di tuorli d'uovo (n.2)
40g di zucchero
40g di succo e scorza di limone Costa d'Amalfi
40g di burro

- Per la crema pasticciera al limone:
180g di latte fresco intero
80g di panna liquida
80g di tuorli d'uovo (n.4)
60g di zucchero
15g di amido di mais
1 pizzico di sale
1 limone e scorza Costa d'Amalfi
1/3 di baccello di vaniglia

Preparazione
La ricetta del babà è presa da Montersino. Mettere nella ciotola la farina, il lievito sbriciolato e lo zucchero, montare la frusta e azionare a velocita minima,
Iniziare ad aggiungere le uova (2, massimo 3) aspettare che siano tutte incorparate all'impasto e continuare ad aggiungerne una alla volta avendo l'accortenza che l'uovo precedente sia ben incorporato.
Ogni tanto toccare l'impasto se si inizia a riscaldare passarlo 5/10 minuti in congelatore, una volta raffreddato riprendere ad incorporare le uova, sempre una alla volta. Finite di incorporare le uova aggiungere un po' alla volta quasi tutto burro molto morbido, ma non sciolto (tenerne una grossa noce da parte che servirà per ungere le mani e il piano di lavoro) e infine il sale, lavorarlo giusto quel tanto che basta per amalgamarlo bene
 Alla fine si presenterà un impasto molle, ma elastico, per chi ha fatto il panettone posso dire che ha una consistenza similare, forse un po' più mordida. A questo punto ungersi le mani e il piano di lavoro versare l'impasto e sporzionarlo per riempire gli stampi; lasciare lievitare per circa un'ora e mezza (temperatura casa 27°) ossia fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume e infornare a 200° per 20 minuti o finchè non si sono ben dorati, sformarli sulla gratella e lasciarli raffreddare.
 
Bagna:
1 liltro di acqua
400 g di zucchero
la scorza di 1 limone
rum a piacere
Fate bollire l'acqua con lo zucchero e la buccia di limone, lasciate intiepidire e aggiungere i rum.

Secondo Montersino:
il babà va inzuppato nella bagna tiepida, non caldissima e nemmeno fredda perchè si potrebbe o sfaldare o non inzupparsi bene;
si può lucidare anche con gelatina di albicocche a caldo o con la classica gelatina neutra a freddo.

Passiamo alle farciture (interne ed esterne)
- Crema al limone. Grattugiate la scorza del limone pulito e poi spremetene il succo. Mettete la scorza grattugiata in infusione nel succo per circa 20 min. Sbattete i tuorli con lo zucchero, poi diluitevi 40g di succo di limone. Ponete a fuoco minimo e, sempre mescolando con un cucchiaio di legno cuocete fino a 80° C. Allontanate dal calore e immergete il pentolino in un bagnomaria di acqua. Con un mixer a immersione rendete la crema liscia e vellutata. Lasciate raffreddare fino a circa 50° C, aggiungete il burro a pezzetti ed emulsionate ancora con il mixer a immersione. Coprite la crema con pellicola e conservate in frigo.
- Crema pasticcera al limone. Riunite in un tegame il latte, la panna e le scorze di limone, portate appena ad ebollizione e lasciate in infusione per 1 ora. Amalgamate con una frusta i tuorli con lo zucchero, i semini di vaniglia, l'amido e il sale. Gradualmente, sempre mescolando, incorporate il latte filtrato. Cuocete fino a 82° C per circa 1 minuto. Versate la crema in una ciotola e ricopritela con la pellicola trasparente. Riponete in freezer per 20 minuti e poi conservate in frigorifero a +4° C.

La crema al limone verra utilizzata per farcire i mini babà (o mini muffin al spore di baba) all'interno mentre la crema pasticcera servirà soprattutto per decorare la parte esterna. Chi lo desidera può mettere questa all'interno del posto della crema al limone.

Ecco unendo ttti i baba/muffin come viene!

lunedì 22 ottobre 2012

Barcellona molto più che una città

Ho letto una frase che forse al meglio esprime cosa sia Barcellona "è un po' dentro la Spagna e un po' fuori da essa". Questo aspetto camaleontico di Barcellona, di continua evoluzione e di cambiamento costante, non la fa mai apparire uguale a se stessa, la rende capace di trasformarsi e rinnovarsi continuamente. Da qui viene il grande fascino di Barcellona, meta per viaggiatori esigenti e artisti in cerca di ispirazione.
L'ultimo tratto della storia di Barcellona, l'ultimo cambiamento, è stato l'organizzazione dei Giochi Olimpici del 1992. Larghi tratti della città che erano ormai stati abbandonati dalle industrie, sono stati recuperati e sono alla base della rinascita di Barcellona. Colpisce più di tutto l'apertura del porto verso la città, la "riconquista del mare" da parte dei cittadini come è stata ribattezzata. La zona di Barceloneta e del Porto OLimpico cuore pulsante della movida estiva è un susseguirsi si bar, ristoranti e grattacieli che regalano un'atmosfera unica come se fosse una città nella città.
Le Ramblas e le strade adiacenti sono il centro del movimento cittadino, luogo animato da caffè all'aperto, edicole internazionali, venditori di animali, musicisti di strada e giocolieri.

Le Ramblas sono il cuore pulsante di Barcellona; insieme ai quartieri recuperati e pieni di giovani sono la testimonianza di questa particolare "identità barcellonese", in cui tutto cambia e tutto resta. Elementi che rendono questa città realmente unica, capace di trasmettere una sensazione incredibile di ricchezza, imponenza, carattere e luminosità. Questa è la più grande essenza di Barcellona, il suo pregio più prezioso e, in mezzo a tanta arte, il monumento più inestimabile.
Per visitare Barcellona e scoprirne i luoghi più belli basta lasciarsi andare!
Le opere di GAudi in primis la famosissima Sagrada Familia ancora in lavorazione accompagnano il turista in un percorso intrigante. Quello che è oggi Barcellona lo si capisce passeggiando sulle Ramblas, sei viali alberati di platani che formano un'unica strada di oltre un chilometro e che si concludono in mare, davanti al monumento di Cristoforo Colombo. Sono il centro del movimento cittadino, luogo animato da caffè all'aperto, edicole internazionali, venditori di animali, musicisti di strada e giocolieri.

Le Ramblas sono il cuore pulsante di Barcellona; insieme ai quartieri recuperati e pieni di giovani sono la testimonianza di questa particolare "identità barcellonese", in cui tutto cambia e tutto resta. Elementi che rendono questa città realmente unica, capace di trasmettere una sensazione incredibile di ricchezza, imponenza, carattere e luminosità. Questa è la più grande essenza di Barcellona, il suo pregio più prezioso e, in mezzo a tanta arte, il monumento più inestimabile.
Per visitare Barcellona e scoprirne i luoghi più belli, basta solo lasciarsi andare.
La Sagrada Familia: opera incompiuta di Gaudì, che un gruppo di architetti, facendo fede al progetto originale, sta cercando di portare a termine, è sicuramente uno dei monumenti più conosciuti e visitati della città, a causa della sua originale forma e dei mosaici che rivestono le sue torri.
El Eixample uno dei quartieri più belli ed eleganti parte da Plaza de Catalunya, ed è un susseguirsi di edifici unici al mondo che rendono la città unica al mondo. Si inizia con la Casa Calvet di Gaudì, per poi proseguire, sul Passeig de Gràcia, con la Casa Lleò Morera, la Casa Amatller e la Casa Batllò, opera anch’essa di Gaudì. Questi edifici, unici al mondo, non possono non colpire per la loro stravaganza. Poco distante un’altra opera di Gaudì, forse la più famosa, La Pedrera (Casa Milà), patrimonio dell’umanità secondo l’UNESCO e sede della Caixa de Catalunya.
Non si può ripartire da Barcellona senza aver fatto un salto al mercato de La Boqueria entraci dentro è qualcosa di unico per gli occhi e per il palata!

domenica 21 ottobre 2012

PARMIGIANO REGGIANO NIGHT: L'ITALIA UNITA NELLA PRIMA CENA WEB 2.0

Un grande evento per raccontare il Parmigiano Reggiano, la sua distintività, la capacità di arricchire anche i piatti in apparenza più semplici, per coinvolgere persone e famiglie e, al tempo stesso, per sottolineare la volontà di rinascita di un territorio, di caseifici e allevatori duramente colpiti dalle scosse di terremoto del 20 e 29 maggio. Nasce su questi elementi la “Parmigiano Reggiano Night”, l’iniziativa che il Consorzio di tutela ha organizzato per il 27 ottobre al Salone del Gusto di Torino e che rimbalzerà via web nelle case degli italiani particolarmente affezionati al Parmigiano Reggiano.
“Dopo il sisma del 20 e 29 maggio e in questi difficili mesi di rinascita – spiega il condirettore del Consorzio, Riccardo Deserti – abbiamo ricevuto tantissime attestazioni di concreta solidarietà verso i caseifici colpiti e il nostro prodotto; in tal senso, il canale internet ha giocato un ruolo del tutto particolare per assicurare contatti con centinaia di migliaia di persone attivamente interessate a comprendere l’accaduto, i modi per aiutare e ad effettuare acquisti solidali on-line”. “Questi stessi strumenti – prosegue Deserti – abbiamo pensato di utilizzarli per dire il nostro grazie a tutti, partendo da quei quasi 200.000 fan (record assoluto tra le dop italiane) che ci seguono su Facebook: da qui l’idea di promuovere qualcosa di unico che potesse, anche simbolicamente, parlare di unità fra persone e ribadire il valore della solidarietà”.

Da qui, dunque, l’evento che verrà lanciato al Salone del Gusto di Torino alle 20,00, ora in cui il Consorzio invita gli italiani a realizzare, in contemporanea e magari invitando amici, il piatto da ciascuno preferito (o ricorrendo alle ricette proposte dal sito del Consorzio) che abbia tra gli ingredienti il Parmigiano Reggiano. Per i palati più esigenti e per chi voglia realizzare qualcosa di veramente unico, Massimo Bottura, uno dei più grandi chef del mondo, ha ideato una ricetta esclusiva per la Parmigiano Reggiano Night, svelando così alcuni di quei segreti che ne hanno consolidato la notorietà internazionale.

“Quanti parteciperanno all’evento – spiega Deserti – potranno scaricare il video di presentazione della ricetta, e a tutti chiediamo di scattare una foto di questo momento conviviale, postandola poi sulla pagina Facebook del Parmigiano Reggiano, mentre per parte nostra riserveremo a loro un piccolo omaggio, realizzato appositamente, che riceveranno direttamente a casa”. “Il “via alle fiamme” – prosegue il condirettore del Consorzio di tutela – sarà dato alle 20,00 dal Salone del Gusto, dove quest’anno siamo a maggior ragione presenti per ringraziare della solidarietà ricevuta, ma anche per attestare la vitalità di un tessuto di piccole imprese artigianali che sta compiendo il suo percorso di rinascita dopo un terremoto che al nostro sistema ha provocato danni per 110 milioni, con 37 caseifici danneggiati gravemente oltre 600.000 forme rovinate a terra e più di 600 allevatori emiliani e mantovani colpiti”.


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sabato 6 ottobre 2012

Riso patate e cozze

Ingredienti x 4 persone
- 1 cipolla
- 1 kg di cozze crude sgusciate (1,5 kg. col guscio)
- 3-4 grosse patate
- 200 gr. riso per risotti
- 100 gr. parmigiano grattugiato
- 3 spicchi d’aglio tritati fini
- 1 mazzetto di basilico
- 8-10 pomodorini
- olio extra vergine d’oliva
- pepe nero e sale

Preparazione
In una teglia creare una “base” fatta di fettine di cipolla pomodorini e basilico. Pulite le cozze e conservate l 'acqua in un colino che servirà in un secondo momento. Usare patate che non scuociono e che siano tagliate sottili.
Aggiungere abbondante olio d’oliva e uno strato di fettine di patate.
Preparare una mescola di parmigiano con aglio e basilico finemente tritati ed eventualmente un po’ di pepe nero macinato e spargerne metà sullo strato di patate. Aggiungere di nuovo olio d’oliva e quindi uno strato sottile di riso. Distribuire le cozze crude sul riso (se hanno ancora metà del guscio porle con il lato concavo rivolto verso l’alto in modo che questo possa essere riempito di riso). Coprire con un altro strato di riso e spolverare con il resto del mix di parmigiano, aglio e basilico. Aggiungere ulteriore olio d’oliva e i pomodorini tagliati a metà.
Coprire con un secondo strato di patate, cospargere di olio d’oliva e spolverare con abbondante pangrattato. Riempire la teglia con l 'acqua messa da parte delle cozze e se serve aggiungere acqua bollente salata versandola dai lati. Fare in modo che l’acqua arrivi fino al bordo degli altri ingredienti e non oltre. Porre la tiella nel forno preriscaldato a 180°C per circa 1 ora e 20 minuti circa fino a che diventa dorata e croccante.