lunedì 12 novembre 2012

Lastminute.com svela gli oggetti più strani rubati negli hotel e tutto ciò che invece viene dimenticato

Lastminute.com, leader nella prenotazione di viaggi online,ha interrogato gli albergatori di oltre 500 strutture in tutto il mondo per scoprire quali sono gli oggetti più strani rubati dagli hotel e quali invece le dimenticanze più incredibili dei viaggiatori da tutto il mondo...ecco cosa emerge!
Al primo posto tra gli oggetti protagonisti dei furti più curiosi, alcuni degni di nota anche per l’eccellenza tecnica della loro esecuzione, ci sono proprio come nel 2011 gli asciugamani. Infatti, gli intervistati dichiarano che l’87% dei propri ospiti non può far a meno di sottrarre questo ricordo. Al secondo e terzo posto, però, figurano due voci differenti rispetto allo scorso anno: il 60% degli ospiti non resiste ai courtesy kit, mettendo in valigia shampoo e bagnoschiuma mignon per possibili utilizzi futuri, mentre al terzo posto tra gli oggetti più rubati ci sono le penne o matite con logo dell’hotel, che sono tra gli oggetti favoriti per il 55% degli ospiti. Nel 2011 al secondo e terzo posto rispettivamente c’erano invece i posacenere e gli accappatoi.
Ci sono anche dei furti abbastanza particolari come quelli delle mensole, componenti di tubature, rubinetti e docce, tavolette del wc e tende, come riportano alcuni albergatori di Berlino, Madrid, Washington e Las Vegas, oppure quello delle Tv, oggetti non proprio maneggevoli da portar via, nel 16% dei casi di furti. Per la categoria di viaggiatori dal forte senso artistico, assumono particolare interesse gli antichi vasi cinesi, teste di statue o persino intere sculture, portate via con nonchalance dall’atrio di un hotel di Budapest, e finti pacchi regalo usati come decorazione nel periodo natalizio in una struttura alberghiera di Dublino. C’è poi un 3% di ospiti che ha il pollice verde e non disdegna di portar via piante, fiori e, perché no, anche alberi di Natale. Un’abitudine, quella di portare con sè piccoli o grandi ricordi del soggiorno in hotel, che ha un costo per gli albergatori: secondo l’indagine di lastminute.com l’impatto economico è quantificabile mediamente in 5.500€, cifra che cresce sino a raggiungere quota 20.000€ nel caso degli hotel a 5*.
lastminute.com rivela, inoltre, che gli oggetti che vengono dimenticati in hotel sono altrettanto peculiari. Tra le dimenticanze più curiose sicuramente ai primi posti le protesi dentarie e i sex toys proprio come nel 2011, ma per il 2012, oltre a dentiere, iPad, giochi erotici e gioielli, la dimenticanza più originale è senza dubbio quella di un viaggiatore che ha lasciato in hotel la propria moglie, quasi ricordando il famoso film di Soldini “Pane e Tulipani”. Sarà stata la città, universalmente riconosciuta per le bellezze architettoniche e non solo, ma in un albergo di Praga un uomo d’affari si è dimenticato che la moglie lo aveva raggiunto per il soggiorno nella capitale ceca e, dopo il lavoro, si è recato direttamente in aeroporto, tralasciando il “piccolo” particolare.
La dolce metà, però, non è l’unica persona dimenticata in albergo: dopo le mogli, anche le madri figurano tra le dimenticanze degne di nota. A Dublino, infatti, un ragazzo ha lasciato la stanza dove soggiornava dimenticandosi la madre, la quale aveva condiviso il viaggio con lui.
I risultati del sondaggio lasciano intendere una propensione maggiore, rispetto allo scorso anno, a dimenticare in albergo non solo oggetti ma anche i propri accompagnatori. Non si salvano infatti neppure gli animali: pare che a Washington un cliente abbia dimenticato un serpente nella propria stanza, per la gioia degli ospiti successivi, mentre a Budapest un viaggiatore è tornato indietro a reclamare il proprio zaino pieno di lumache vive.
Tra gli oggetti più bizzarri che sono stati smarriti negli alberghi di tutto il mondo, si ritagliano un ruolo a parte le armi. E’ successo infatti, in un hotel di Milano e in uno di Barcellona, che due poliziotti dimenticassero la propria pistola d’ordinanza. Anche le spade, tuttavia, sembrano essere oggetto di dimenticanza diffusa tra i clienti, come è accaduto a Istanbul e Budapest.

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