giovedì 20 febbraio 2014

SOCHI 2014: le mie olimpiadi

Quanti di voi conoscono Sochi?Io fino a pochi mesi fa non sapevo minimamente che fosse una città russa dal clima mediterraneo ma ho avuto modo di conoscerla grazie ai Winter Olympic Games. Ho avuto la possibilità di vivere in prima persona l'esperienza olimpica grazie a Samsung, partner dei Giochi olimpici da tanti anni.
La mia avventura olimpica è iniziata con un bel giro di Sochi, descritta da molti un pò come Rimini un pò come Montecarlo, poi il tempo a disposizione per girare liberamente al di la delle gare è stato inesistente.
Da amante dello sport ammetto che vivere in prima persona la cerimonia di apertura dei Giochi è stata una bella esperienza (certo mi emoziono di più per una finale di champions!). Una bellissima serata, accattivante e da lasciare senza fiato per chi la guardava da casa. Per me che ero li e ho potuto vivere e vedere con miei occhi proprio tutto..il mio commento non è così superlativo. Per esempio mi ha colpito che fuori dallo stadio all'interno del Parco Olimpico alle 19 fosse tutto già chiuso e per provare ad accaparrasi un panino ci fossero pochi posti all'interno dello stadio con code interminabili e, anche lì alle 20 chiudeva tutto. Assurdo.
Mi ha fatto ridere il 5 cerchio mancante come se il destino volesse separare il continente americano da dove stavamo noi. Mi ha colpito per tutto il periodo di permamenza in Russia che quasi nessuno parlasse inglese,e per un città che ospita i giochi questo non credo sia accettabile. La Russia, e i russi attendevano con ansia e con speranza questi giochi, Per loro era un pò un nuovo punto di partenza, una nuova immagine da portare in giro per il mondo. Può dare a tutti noi una nuova immagine un paese che nel terzo millennio non ha l'inglese obbligatorio nelle scuole?Un popolo che comunica solo nella sua lingua al resto del mondo?Un paese che chiude le porte ai gay in maniera così ridicola?Un paese che ha investito tantissimi soldi solo per stupire tutti con le magie di una notte ma poi già fuori dallo stadio era ancora tutto in divenire.Un paese che per fare le olimpiadi sul mare ha pensato bene di "inventare" la neve (davvero poco quella vera per quel clima) che dovrebbe essere il soggetto principale di una manifestazione come questa. Già la neve. Il clima di Sochi non è quello della Russia ma piuttosto quello della Grecia., La città russa che si affaccia sul Mar Morto gode di un clima mite tutto l'anno e la temperatura media durante il giorno era di 14 gradi.
Solo in montagna si toccava lo zero qualche volta. Suggestivo ma fino a un certo punto.Gli impianti non mi sembravano minimamente all'altezza di una terra da olimpadi invernali (alcuni atleti infatti hanno condannato la scelta e sono andati ad allenarsi fuori) seppur apparentemente sono stati dei bei giochi. Il Parco Olimpico mi è piaciuto, ben fatto, seppure con i dovuti limiti russi:).


Infine le distanze che hanno reso tutto più complicato e meno unico. Tanti, troppi centri distanti che hanno disperso la magia del periodo olimpico. Sochi dista ben 90 minuti di autobus dal centro sciistico e il parco olimpico è a metà strada (45 minuti).
Questo impediva agli atleti di scendere in città e vivere con le persone l'atmosfera olimpica.
Per quanto riguarda la sicurezza non ho mai avuto un sensazione di paura o rischio, c'erano persone ovunque, in ogni angolo in ogni momenti e su questo i miei complimenti.
Il momento più bello sicuramente è stata la prima vittoria di Innerhofer e la festa a Casa Italia...Per un momento sembrava di essere altrove.
Concludendo direi che per essere state le olimpiadi più costose della storia per i risultati che ho visto...be la strada per diventare una nuova Russia è molto lontana. Per i mondiali del 2018 la strada da percorrere è lunga. 
Innerhofer al termine della prova

innerhofer festeggia la prima medaglia Casa Italia

Samsung GALAXY Studio al Parco Olimpico



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