sabato 16 marzo 2013

Rediscover Italy: quando il viaggio parte dal gusto


Ha da poco preso il via Rediscover Italy, la nuova campagna di comunicazione per promuovere il turismo in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.Promossa dalla Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia, su indicazione del ministro per il Turismo Piero Gnudi e con il supporto delle Regioni, ha lo scopo di attrarre flussi turistici nelle zone del Quadrilatero dell'Unesco. 

E’ un vero e proprio paradiso enogastronomico quello che si snoda su 2.300 km di strade fra Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, dove la zona del Quadrilatero dell’Unesco abbraccia le Province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova, Rovigo e Delta del Po.


Un viaggio alla scoperta dei cibi più veri, dei segreti gelosamente custoditi che vivono solo nei piatti della cucina tradizionale e che solo visitando quel particolare luogo si possono davvero assaporare: è il viaggio del turista appassionato che vuole carpire l’anima di un luogo attraverso i suoi sapori, che vuole scoprire e non solo visitare, assaporare e non solo mangiare, provare e non solo vedere. E’ il viaggiatore che ama vivere i luoghi dove si reca.

42 prodotti fra Dop e IGP, dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano e al il Grana Padano, dalla Mortadella all’Aceto balsamico tradizionale, dall’aglio bianco polesano alla vongola verace del Polesine e decine di vini classificati Doc e Docg (dai 20 Doc presenti solo in Emilia Romagna, con la Docg bianca più antica d’Italia - l’Albana di Romagna – ai ben 9 vini DOC dell’Alto Mantovano): è il patrimonio enogastronomico che queste province offrono al turista appassionato di cucina e tradizioni.
Per non parlare dei numerosissimi altri prodotti regionali le cui ricette celano ingredienti mai svelati, come la Salama da Sugo ferrarese che ha conquistato Greta Garbo, il pregiato storione del Po di Rovigo, le cui uova danno un caviale squisito, il salame mantovano che prende sapore e qualità proprio dall’aria umida della Pianura Padana, la mostarda mantovana, l’unica composta di sole mele che vengono fritte, anziché asciugate al sole, o le tagliatelle al ragù.
Un viaggio fra le Province del Quadrilatero dell’Unesco riserva ai turisti un’esperienza indimenticabile e ricca di suggestioni.

Partendo dalla provincia di Bologna, si può iniziare alla mattina visitando un caseificio con degustazione nell’aia e proseguire al pomeriggio con un corso per carpire i segreti della tradizione gastronomica, come quelli organizzati dalla prestigiosa Vecchia Scuola Bolognese di Alessandra Spisni: l’ideale per eseguire la ricetta ufficiale del Ragù Bolognese, gelosamente custodita presso la Camera di Commercio di Bologna insieme ad un campione in oro di tagliatella con le misure ufficiali della tagliatella cotta (8 millimetri di larghezza, pari alla 12.270a parte dell’altezza della Torre degli Asinelli di Bologna). Proseguendo con un tour guidato del territorio, gli intenditori di vini possono dirigersi verso Castelbolognese, tra Imola e Bologna, dove la Tenuta Masselina produce un vino Trebbiano non filtrato, invecchiato in anfore di terracotta e imbottigliato in 150 bottiglie decorate da un prezioso medaglione di ceramica faentina.

Per la notte le possibilità di scelta spaziano dai silenziosi agriturismi immersi tra boschi, colline e castagneti ai suggestivi alberghi nei centri storici di una città d’arte, come il romantico B&B della Torre Prendiparte di Bologna, una delle circa 20 torri gentilizie ancora esistenti nel centro storico, ex carcere della curia dal quale si gode di una delle più belle viste sul centro storico della città.
cappelletti ferraresi
culatello di zibello

L’itinerario enogastronomico può proseguire verso Ferrara: come non provare “Il Brindisi”, l’osteria più antica del mondo (citata da Ludovico Ariosto nella commedia “La Lena”), proprio di fianco alla Cattedrale? Il posto ideale per assaporare piatti tipici della tradizione ferrarese come la Salama da Sugo, i cappellacci di zucca o la Coppia Ferrarese, il famoso pane cui l’UE ha attribuito il riconoscimento Igp. E per chi volesse un souvenir d’accezione, una confezione di anguilla marinata di Comacchio, nella sua tipica scatola di latta.


I veri intenditori non possono perdersi il Mercato Albinelli a Modena: inaugurato nel 1931, ospita oggi nell’elegante struttura in ferro e vetro, i rivenditori al dettaglio dei migliori prodotti tipici modenesi, dall’Aceto Balsamico Tradizionale al Parmigiano Reggiano, passando per Lambrusco, tortellini, amaretti, ciliegie di Vignola. E per pranzo tappa a La Francescana, il rinomato ristorante di Massimo Bottura, tre stelle Michelin. Sempre nel centro di Modena, la Salumeria Giusti è il posto più indicato per assaggiare zampone e cotechino, quelli originali! Se poi si vuole assaggiare il famoso culatello di Zibello che neanche il Principe Carlo è riuscito a riprodurre in patria, basta allungarsi di pochi kilometri verso la Bassa parmense, dove la nebbia padana, le muffe e gli odori delle cantine di invecchiamento fanno la differenza.
mostarda mantovana

Spostandosi verso Reggio Emilia, sono davvero tanti i luoghi dove i palati alla ricerca dei sapori più genuini possono trovare grandi soddisfazioni. A Rubiera la “Arnaldo Clinica Gastronomica”, in un edificio del 1400, sintetizza mirabilmente nel nome l’attitudine a “sanare” ogni tristezza del corpo e dello spirito con un’opulenta mangiata a base delle tipicità reggiane: dai primi piatti in brodo al carrello dei bolliti con tutte le salse della tradizione. E per dessert, chi volesse provare la famosa Spongata (il dolce preferito da Giuseppe Verdi, con frolla, frutta secca, biscotti, spezie e miele) può fare un salto a Brescello, sempre in provincia di Reggio Emilia, dove la Premiata Fabbrica Luigi Benelli la produce artigianalmente dal 1863.
mercato Albinelli

La provincia di Mantova offre ben 300 km di strade di vini e sapori per gustare le eccellenze agroalimentari del territorio e i piatti della tradizione: dai famosi tortelli di zucca al salame, dalla mostarda mantovana al risotto alla pilota con le salamelle, dal Grana Padano, prodotto sulla riva sinistra del Po, al Parmigiano Reggiano, prodotto sulla riva destra. E per finire la sbrisolòna, la torta caratteristica per il suo impasto duro e friabile che, più che venire tagliata, si "sbriciola" in grossi pezzi irregolari e che si accompagna perfettamente ad un buon bicchiere di Lambrusco dolce. Le Botteghe del Gusto sono l’ideale per uno shopping culinario di alta qualità, prima di fermarsi a pranzo, in uno dei vicoli nei pressi del Palazzo Ducale, al Ristorante Aquila Nigra, vecchia casa che conserva ancora alcune caratteristiche originali e che offre, nella porta accanto, anche un bellissimo bistrot di design contemporaneo.

Un passaggio nel Polesine, che identifica tutta la provincia di Rovigo, porterà il viaggiatore in una gastronomia che unisce tradizioni cittadine e della campagna: dalle anguille e pesci d’acqua dolce, al pregiato storione del Po da mangiare lesso o in umido, fritto o arrosto, le cui uova danno un caviale squisito; dalla cacciagione acquatica cotta con particolari procedimenti culinari alla Bondiola affumicata, famoso insaccato del Basso Polesine.

E per chi avesse ancora dei dubbi che per queste zone la cucina è una cosa seria, ci sono oltre 20 Musei del Gusto come ulteriore tributo alla cultura enogastronomica locale: da quello del Prosciutto, a Langhirano a quello del Parmigiano Reggiano, a Soragna (entrambi nella provincia di Parma), da quello dell’Aceto balsamico tradizionale a Spilamberto (Modena) al Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna), dal Museo del tartufo, a Borgofranco sul Po al Museo del salam casalin", a Moglia (entrambi nella provincia di Mantova) fino al Museo dell’Anguilla di Comacchio (Reggio Emilia) da non perdere se si vuole capire l’intero ciclo di lavorazione delle anguille, che una volta pescate, ripulite e fatte a tranci, vengono infilate in lunghi spiedi, disposti davanti ai 12 camini della Sala Fuochi per la cottura e quindi spostate nella Sala degli Aceti dove vengono ricoperti dalla salamoia (sale, acqua, alloro, aceto) per la marinatura, messi in barili e scatole e chiusi ermeticamente per la vendita.

Entrare nell’anima enogastronomica delle Province del Quadrilatero dell’Unesco vuol dire intraprendere un viaggio che parte dal gusto ma che offre anche l’occasione per scoprire ricchezze culturali e storiche, siti dichiarati patrimonio dell’umanità e bellezze naturali di fascino ineguagliabile, nella calda accoglienza di un popolo sempre pronto a regalare un sorriso e tanta allegria: un’esperienza completa, un ciclo continuo di emozioni, da colazione a tarda sera, per chi ama assaporare la vera anima dei luoghi.







1 commento:

  1. Nuovo anno sera è l'unico più bella serata in tutto l'universo e pubblico vuole godersi il nuovo anno sera. abbiamo arainge il nuovo eveing anno a Bologna 2016. Nella straordinaria cornice di Corte Isolani, A Due Passi Dalle Due Torri, proprio al centro di capodanno bologna, trascorri il capodanno Più straordinario del 2016.

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