lunedì 21 settembre 2015

JOHN DICKIE ALLA DARSENA : LO STORICO INGLESE RACCONTA PER HISTORY I SEGRETI DELLA CUCINA ITALIANA A MILANO

History parte da Milano per raccontare la storia della cucina italiana, organizzando un evento presso lo spazio Sky alla Darsenavenerdì 18 settembre. Ospite d’eccezione: John Dickie, storico inglese e profondo conoscitore del nostro Paese. Già volto dei documentari di History come Mafia BunkerSacro Denaro e Chiesa Nostra, Dickie presenterà ai visitatori della Darsena la nuova produzione del canale 407, De Gustibus – l’epica storia degli italiani a tavola. In onda a dicembre, la serie è un vero e proprio viaggio spazio-temporale che ripercorre il rapporto tra italiani e cibo.

Dal pomeriggio di venerdì verrà allestito un set “storico” dove i visitatori potranno giocare e conoscere da vicino il mondo targato History. Potranno inoltre scattare foto ricordo davanti a tavole imbandite ed essere così “catapultati” indietro nel tempo. Dalle 19.30 invece, John Dickie e il regista di De Gustibus, Jesus Garces Lambert, illustreranno la serie, raccontando aneddoti e curiosità sul legame tra italiani e cucina, sfatando i diversi miti e stereotipi che lo circondano.

Non solo. Oltre a vedere in anteprima assoluta alcuni estratti della serie, i visitatori della Darsena toccheranno con mano il contenuto del programma. Infatti verranno coinvolti nella preparazione del vino secondo il metodo usato dagli antichi Romani e potranno assaggiare diversi piatti “storici”.

Inoltre in questi giorni, sempre a Milano, sono state effettuate anche alcune riprese della serie. Tra i luoghi visitati dalla troupe di De GustibusPiazza del Duomo e il mercato comunale in Piazza Wagner.

De Gustibus – L’epica storia degli italiani a tavola è una produzione GA&A Productions srl in associazione con History, SBS Australia, Autentic e Viasat. La regia è di Jesus Garces Lambert e gli autori sono John Dickie, Bettina Hatami e Lucio Mollica.

History è solo su Sky (canale 407)

mercoledì 16 settembre 2015

Il gruppo Expedia porta al successo gli hotel di Milano

Il gruppo Expedia, una tra le più grandi società di viaggi online del mondo, lavora a stretto contatto con gli albergatori per supportarli nel migliorare le loro performance, spingere il loro business a livello internazionale e incrementare la domanda e le prenotazioni, come mostrato dai risultati positivi dei suoi hotel partner di Milano durante i mesi di Expo 2015.

Secondo i dati del gruppo Expedia, nel secondo trimestre del 2015 gli hotel di Milano hanno registrato eccellenti risultati, incrementando la domanda di quasi il 40% rispetto all’anno precedente e la tariffa media giornaliera del 23%. La crescita di questa domanda internazionale è stata guidata da mercati chiave come Stati Uniti (+45%), Francia (+78%) e Svizzera (+105%), ma anche da mercati in rapida crescita come Corea del Sud (+63%) e Brasile (+72%), e da mercati emergenti come Taiwan (+114%) e Messico (+98%).

Inoltre, l’azienda ha recentemente rafforzato anche il suo team di Milano, con lo scopo di supportare ancor di più i suoi partner locali e poter fornire loro i migliori strumenti e soluzioni e una consulenza mirata a ogni tipo di partner. Un esempio distintivo di questa crescita locale è dato dall’Andreola Central Hotel di Milano, che ha incrementato la presenza di ospiti internazionali e il numero di camere vendute.

giovedì 13 agosto 2015

Ricetta by Rustica San Carlo

Rustica San Carlo, caprino, capperi e limone con pomodorino

Ingredienti per 4 persone:

Rustica San Carlo pack da 180 gr
250 g formaggio caprino fresco
50 capperi dissalati + 10 per servire
1 limone
olio extra vergine
sale
pepe


Procedimento
Tritate finemente i capperi e lavorateli con il caprino. Aggiungete poco sale, olio e la scorza di limone.
Lavate e tagliate in quarti i pomodorini, conditeli con olio, sale e pepe.
Componete ogni Rustica con un cucchiaino di formaggio, uno spicchio di pomodoro e un cappero.
Spolverate con una macinata di pepe e servite.
Rustica San Carlo con ricotta al rosmarino e fichi

venerdì 1 agosto 2014

LA RUSTICA SAN CARLO VA IN VACANZA

L’aperitivo è uno dei più consolidati riti sociali italiani, momento di incontro e di scoperta. E ogni
buon drink deve essere accompagnato da un proposta gastronomica stimolante e audace a
completamento dell’esperienza.
La Rustica® San Carlo, sulla scia del progetto nato in collaborazione con lo chef stellato Carlo
Cracco, ha iniziato a proporsi come soluzione originale per l’aperitivo come canapè sofisticato o
semplicemente sfizioso.
Grazie alle sue peculiari caratteristiche (taglio ondulato leggermente incurvato, il colore giallo
dorato e le dimensioni più grandi, 60 – 80 mm di larghezza e 1,7 mm di spessore) la Rustica® San
Carlo è la base ideale per ingredienti di qualità e accostamenti audaci.
Chiara Maci e Gnam Box (Stefano e Riccardo), tra i più popolari food blogger italiani, saranno i
maestri di cerimonie degli aperitivi che la Rustica® ospiterà in alcuni dei locali simbolo dell’estate
italiana.
Il Sabot di Santa Margherita Ligure, il Twiga di Forte dei Marmi, il Papeete di Milano Marittima,
l’Isola Beach di Porto Cesareo saranno i palcoscenici degli aperitivi/show-cooking in cui i blogger
daranno vita alla versatilità della Rustica® con ricette semplici e divertenti da replicare anche a
casa.
“Carlo Cracco è uno dei principali interpreti della cucina italiana nel mondo – le parole di
Susanna Vitaloni, Vice Presidente San Carlo Gruppo Alimentare - con lui condividiamo la ricerca
dell’eccellenza, l’attenzione alla scelta delle materie prime, la professionalità e la passione per il
gusto. Grazie al suo esempio abbiamo convinto gli italiani che tutti possono permettersi di osare in
cucina insieme alla nostra rustica per esprimere la propria creatività. Il pubblico ha decisamente
colto la sfida e ciò è dimostrato dalla sorprendente curiosità generata dalla campagna di
comunicazione."

SEGUITE GLI EVENTI SU

#RUSTICAINVACANZA

sabato 31 maggio 2014

DonnaPiccarda "benvenuta al nord"

Lo scorso 15 maggio si é tenuta una particolare serata "Made in sud" nel famoso locale Bobino di Milano. La serata dal nome "rotolando verso sud" -che avvia una serie di eventi e iniziative volte a promuovere le eccellenze italianie- offriva l'opportunità di degustare alcuni assaggi della tradizione pugliese rivisitati in chiave originale per mettere in luce una delle materie prime più importanti della regione Puglia e di tutto il Mediterraneo: l'olio.
DonnaPiccarda é un'affermata realtà olearia familiare di Lucera (Foggia) che cerca di farsi conoscere al di lá dei confini regionali. 
La piacevole serata ha visto poi coinvolti la Cantina La Marchesa e un pittore e illustratore Giuseppe Petrilli entrambi sempre di Lucera, che hanno dato vita a un percorso sensoriale tra profumi e sapori di una delle regioni più belle d'Italia. La degustazione dell'olio di DonnaPiccarda nelle varianti classico e superiore si é perfettamente spostata con il sapore di alcuni piatti stagionali.
La storia di questa bella realtà inizia nel 1988 con il fondatore Antonio Scarano e va ancora avanti oggi con le proprie forze grazie anche alle energie nuove apportate dai figli Davide, Paolo e Valeria.
Da donna del sud tifo quindi per realtà come questa e spero che riescano a superare ampiamente i confini regionali. Sono questi prodotti che fanno la differenza del Made in italy. La collaborazione con lo Chef del Bobino Club Marco Iattaville, ha aiutato a sottolineare l’eccellenza dell’Olio di Oliva Extravergine DonnaPiccarda.
L'olio da me provato è il DonnaPiccarda SUPERIORE, extravergine di oliva ottenuto dalla sola varietà di oliva Peranzana o Provenzale presente nei loro oliveti al 100%.
E' un olio extra vergine di oliva dal colore gisllo-verdognolo, dal sapore fruttato delicato, dal gusto delicato e armonico.
E’ indicato per l'impiego a crudo su insalate, antipasti,verdure cotte, piatti di pesce.

Se vi imbattete in qualche altro prodotto della zona ovviamente c'é un hashtag per voi!

#luceradesportazione

Per maggiori informazioni visitate il sito www.donnapiccarda.com


lunedì 19 maggio 2014

Red Bull Wide Open, Livigno si prepara per un’estate all’insegna dello sport e del divertimento

Quest’estate Red Bull porta in Italia un evento pensato per chi ama lo sport e non sa rinunciare all’attività fisica neanche durante le proprie vacanze: dall’11 al 13 luglioLivigno vedrà competere i migliori biker al mondo nell’ambito del Red Bull Wide Open, e l’incantevole località si sta già preparando per offrire a quanti stiano progettando un periodo sulle Alpi italiane tanti momenti di puro divertimento.

Il Red Bull Wide Open incanterà il pubblico con una memorabile sfida durante la quale gli spettacolari confronti tra i partecipanti – conditi da salti epici e acrobazie incredibili – si svolgeranno su un tracciato creato per l’occasione all’interno dello storico Bike Park Mottolino di Livigno. L’evento sportivo sarà accompagnato da diversi eventi collaterali, tra cui un Expo Bike, che consentiranno ai turisti che animeranno la celebre località nel cuore dell’Alta Valtellina di passare tre giorni all’insegna del divertimento e dello sport.

Gli appassionati di downhill e tutti coloro che vorranno provare il brivido delle due ruote in discesa, avranno la possibilità di accedere al bike park Mottolino, per girare sui sentieri dove non si svolge la competizione e sentirsi un po’ più vicini ai grandi campioni protagonisti dell’evento.

Da giugno fino ad autunno inoltrato, Livigno regala emozioni e sorprese cucite su misura per ognuno di voi. Livigno piace ai biker perché è la meta ideale per la pratica della mountain bike sia nella sua espressione più estrema, ovvero la downhill e i percorsi nel Bike Park, sia in quella più turistica, grazie a una rete di sentieri predisposti a questo uso. Piace agli sportivi perché è una palestra a cielo aperto, che offre la possibilità di allenarsi in quota in un contesto paesaggistico e naturalistico di valore a cui si affianca anche un centro del paese vivo e ricco di spunti. Piace alle famiglie che trovano in Livigno una località organizzata per accogliere i piccoli ospiti con proposte a misura di bambino. Piace a chi ama la montagna perché da Livigno partono sentieri da percorrere a piedi, in mountain-bike e a cavallo che permettono di raggiungere la vallata di Bormio, Valdidentro e l'Engadina.

Ma Livigno è molto altro: offre una pista ciclo-pedonale che costeggia tutto il paese e che, in maniera comoda e senza difficoltà, collega il Lago di Livigno fino alla zona della Forcola; è una grandissima duty-free area, in cui si susseguono negozi di ogni genere per tutti i 10 km di lunghezza del paese; è la meta perfetta per chi cerca una vacanza a stretto contatto con la natura grazie al suo essere all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio e Parco Nazionale Svizzero. E Livigno piace anche a chi pratica gli sport acquatici perché il suo Lago è navigabile con kayak, barche a remi, wind-surf e kite-surf. Livigno piace a chi cerca feste, eventi e spettacolo, perché offre un calendario che, da giugno a fine settembre, regala emozioni, conoscenza del territorio e divertimento.

Il Red Bull Wide Open è la novità assoluta dell'estate di Livigno, un’estate che si preannuncia memorabile per gli appassionati della mountain bike e per quanti vorranno scegliere Livigno per le proprie vacanze!

giovedì 20 febbraio 2014

SOCHI 2014: le mie olimpiadi

Quanti di voi conoscono Sochi?Io fino a pochi mesi fa non sapevo minimamente che fosse una città russa dal clima mediterraneo ma ho avuto modo di conoscerla grazie ai Winter Olympic Games. Ho avuto la possibilità di vivere in prima persona l'esperienza olimpica grazie a Samsung, partner dei Giochi olimpici da tanti anni.
La mia avventura olimpica è iniziata con un bel giro di Sochi, descritta da molti un pò come Rimini un pò come Montecarlo, poi il tempo a disposizione per girare liberamente al di la delle gare è stato inesistente.
Da amante dello sport ammetto che vivere in prima persona la cerimonia di apertura dei Giochi è stata una bella esperienza (certo mi emoziono di più per una finale di champions!). Una bellissima serata, accattivante e da lasciare senza fiato per chi la guardava da casa. Per me che ero li e ho potuto vivere e vedere con miei occhi proprio tutto..il mio commento non è così superlativo. Per esempio mi ha colpito che fuori dallo stadio all'interno del Parco Olimpico alle 19 fosse tutto già chiuso e per provare ad accaparrasi un panino ci fossero pochi posti all'interno dello stadio con code interminabili e, anche lì alle 20 chiudeva tutto. Assurdo.
Mi ha fatto ridere il 5 cerchio mancante come se il destino volesse separare il continente americano da dove stavamo noi. Mi ha colpito per tutto il periodo di permamenza in Russia che quasi nessuno parlasse inglese,e per un città che ospita i giochi questo non credo sia accettabile. La Russia, e i russi attendevano con ansia e con speranza questi giochi, Per loro era un pò un nuovo punto di partenza, una nuova immagine da portare in giro per il mondo. Può dare a tutti noi una nuova immagine un paese che nel terzo millennio non ha l'inglese obbligatorio nelle scuole?Un popolo che comunica solo nella sua lingua al resto del mondo?Un paese che chiude le porte ai gay in maniera così ridicola?Un paese che ha investito tantissimi soldi solo per stupire tutti con le magie di una notte ma poi già fuori dallo stadio era ancora tutto in divenire.Un paese che per fare le olimpiadi sul mare ha pensato bene di "inventare" la neve (davvero poco quella vera per quel clima) che dovrebbe essere il soggetto principale di una manifestazione come questa. Già la neve. Il clima di Sochi non è quello della Russia ma piuttosto quello della Grecia., La città russa che si affaccia sul Mar Morto gode di un clima mite tutto l'anno e la temperatura media durante il giorno era di 14 gradi.
Solo in montagna si toccava lo zero qualche volta. Suggestivo ma fino a un certo punto.Gli impianti non mi sembravano minimamente all'altezza di una terra da olimpadi invernali (alcuni atleti infatti hanno condannato la scelta e sono andati ad allenarsi fuori) seppur apparentemente sono stati dei bei giochi. Il Parco Olimpico mi è piaciuto, ben fatto, seppure con i dovuti limiti russi:).


Infine le distanze che hanno reso tutto più complicato e meno unico. Tanti, troppi centri distanti che hanno disperso la magia del periodo olimpico. Sochi dista ben 90 minuti di autobus dal centro sciistico e il parco olimpico è a metà strada (45 minuti).
Questo impediva agli atleti di scendere in città e vivere con le persone l'atmosfera olimpica.
Per quanto riguarda la sicurezza non ho mai avuto un sensazione di paura o rischio, c'erano persone ovunque, in ogni angolo in ogni momenti e su questo i miei complimenti.
Il momento più bello sicuramente è stata la prima vittoria di Innerhofer e la festa a Casa Italia...Per un momento sembrava di essere altrove.
Concludendo direi che per essere state le olimpiadi più costose della storia per i risultati che ho visto...be la strada per diventare una nuova Russia è molto lontana. Per i mondiali del 2018 la strada da percorrere è lunga. 
Innerhofer al termine della prova

innerhofer festeggia la prima medaglia Casa Italia

Samsung GALAXY Studio al Parco Olimpico